Descrizione

La ZPS IT8040021 “Picentini” ha una superficie di 63.728 ettari. Ricade nelle province di Avellino (33.409 ha; 52,4%)  e Salerno (30.319 ha; 47,6%). Per la prima interessa i Comuni di Bagnoli Irpino (5.866,7 ha; 9,2%), Calabritto (3.749,5 ha; 5,9%), Caposele (901,2 ha; 1,4%), Castelvetere sul Calore (604,3 ha; 0,9%), Chiusano San Domenico (1.434,9 ha; 2,2%), Lioni (974,8 ha; 1,5%), Montella (5.735,8 ha; 9%), Montemarano (573,4 ha; 0,9%), Nusco (900,3 ha; 1,4%), Salza Irpina (27,3 ha; 0,1%), San Mango sul Calore (0,9 ha; 0,1%), Santa Lucia di Serino (163,6 ha; 0,3%), Santo Stefano del Sole (509,1 ha; 0,8%), Senerchia (2.513,4 ha; 3,9%), Serino (3.837,9 ha; 6%), Solofra (1237 ha; 1,9%), Sorbo Serpico (485,5 ha; 0,8%), Volturara Irpina (2.977,4 ha; 4,7%) e Montoro (915,9 ha; 1,4%). Per la seconda interessa i Comuni di Acerno (7.258,5 ha; 11,4%), Calvanico (1.448.3 ha; 2,3%), Campagna (7.216,2 ha; 11,3%), Castiglione dei Genovesi (621,8 ha; 1%), Eboli (132,7 ha; 0,2%), Fisciano (744,1 ha; 1,2%), Giffoni Sei Casali (2.699,4 ha; 4,2%), Giffoni Valle Piana (6.808,9 ha; 10,7%), Montecorvino Rovella (830,8 ha; 1,3%), Olevano sul Tusciano 8SA) (1.458,3 ha; 2,3%), Oliveto Citra (433,2 ha; 0,7%), San Cipriano Picentino (560 ha; 0,9%) eSan Mago Piemonte (106,2 ha; 0,2%).

I Monti Picentini sono un gruppo montuoso appartenente all’Appennino Campano. Le vette più elevate sono, nella parte occidentale, quelle del Monte Cervialto (1.809 m s.l.m.), del Monte Terminio (1806 m s.l.m.), mentre nel settore orientale quella del monte Polveracchio (1.790 m s.l.m.).

Il sito è un massiccio appenninico di natura calcarea e dolomitica, con presenza di fiumi incassati in valloni profondamente incisi. Sono presenti diffusi fenomeni di carsismo che arricchiscono paesaggisticamente il sito con doline, inghiottitoi, grotte e sorgenti.

L’intero sistema si può considerare una “spugna” inorganica che rilascia acqua alle sorgenti da cui nascono i principali fiumi della Campania, così questo territorio solcato dalle acque, frammentato e poroso nella sua orografia rappresenta il cuore idraulico regionale.

Il paesaggio si mostra in diverse forme rispetto ai versanti montuosi. In quelli settentrionali delle cime più alte si hanno pendenze forti e scoscese, soprattutto tra i 600 e i 1400 metri s.l.m.; qui si formano strette vallecole, forre ombrose e ovunque l’acqua scorre e sgorga. A questo paesaggio si associano aree con ampi bacini pianeggianti che ospitano acqua anche temporaneamente nel corso delle stagioni (lago Laceno, Piana del Dragone).

I Monti Picentini sono una core areas per la biodiversità vegetale e per alcuni gruppi animali, tra cui il Lupo appenninico. La connotazione paesaggistica del sito è marcatamente forestale determinata da una copertura vegetale pressoché continua, il patrimonio boschivo copre una superficie di circa 44.000 ettari, con popolamenti vegetali tra i più rappresentativi dell’Appennino campano, con foreste caducifoglie, prevalentemente castagneti da frutto, faggete e cerreti intervallate da popolamenti di roverella, leccio e stazioni spontanee di Pinus nigra (nella Valle della Caccia). In alta quota è diffusa la presenza di praterie xerofile con specie endemiche. Dal punto di vista botanico l’area è interessante come zona di confine tra le specie mediterranee occidentali e quelle illiriche, dunque la salvaguardia della biodiversità vegetale è prioritaria, nonostante in alcuni distretti i boschi versino in abbandono colturale, e a questo si accompagna l’erosione del patrimonio paesaggistico aumentando inoltre la vulnerabilità del territorio al rischio dei danni da eventi estremi e cambiamenti climatici.

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Eventi ed attività

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