Descrizione
La ZSC IT8040005 – Boschi di Zampiglione ricade nella regione biogeografica Mediterranea. Occupa una superficie di circa 9.514 ettari e si sviluppa su una altitudine media di circa 600 m s.l.m. (altitudine min. 340 –altitudine max. 915). Sotto il profilo amministrativo, la ZSC ricade nella Provincia di Avellino, al confine con la Regione Basilicata, e interessa gli ambiti territoriali del comune di Aquilonia per la parte nord est, il Comune di Calitri per la parte centro sud e una piccola porzione del comune di Bisaccia. Non ha al proprio interno ambiti urbanizzati né frazioni, ma solo piccoli poderi agricoli sparsi.
Ricade infine all’interno della Unit of Management Regionale Puglia e interregionale Ofanto (ex AdB interregionale della Puglia).
L’area si presenta come sub pianeggiante con leggera pendenza verso sud, ossia verso il Fiume Ofanto che scorre in direzione est; è solcata da 3 vallecole principali di origine fluviale, molto ampie e con versanti poco acclivi, mentre la parte al confine sud ed est è rappresentata dalla sponda in sinistra del Fiume Ofanto, dove è presente la formazione Sintema del Ruvo, di valenza prettamente argillosa pliocenica, con forme morfologiche calanchive. A nord, si evidenzia l’unico alto morfologico di un certo rilievo rappresentato dal Monte Mattina (915 m slm) e poco più a sud est il Monte del Papa (786 m slm).
Il Fiume Ofanto –il cui bacino interessa il territorio di tre regioni, Campania, Basilicata e Puglia- risulta l’elemento idraulico più significativo della zona e determina il confine sud ed est della ZSC. Al suo interno sono presenti alcune aste fluviali tutte con direzione nord sud, a confluire nel Fiume Ofanto: il Torrente Cortino che raggiunge la zona poco a nord fino a lambire l’abitato di Calitri, il Vallone Rafezza, il Vallone la Giunta,il Vallone Castiglione vecchio e il Vallone Pesco di Rago.
Nell’area della ZSC le superfici agricole utilizzate sono circa il 67,7% della superficie totale, composte esclusivamente da colture estensive e sistemi agricoli complessi.
Stando al Forumulario Standard redatto in fase istitutiva, nel sito in oggetto non sono habitat di interesse comunitario; si attendono però gli esiti del monitoraggio in campo che potranno contribuire alla segnalazione di eventuali habitat fino a oggi non noti.
Le aree forestali del Sito sono vocate alla presenza di comunità di insetti saproxilici di interesse comunitario, mentre l’agro-ecomosaico è idoneo a specie di uccelli passeriformi di interesse comunitario, tipiche degli ambienti aperti.
Il Formulario Standard del Sito riporta la presenza riproduttiva delle seguenti specie di Allegato I della Dir. 2009/143/CE: Caprimulgus europaeus, Lullua arborea e Lanius collurio.
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