IT8050009 – ZPS/ZSC – Costiera Amalfitana tra Maiori e il Torrente di Bonea

Descrizione

La ZPS IT8050009 – Costiera Amalfitana tra Maiori e il Torrente di Bonea ricade nella regione biogeografica Mediterranea; occupa una superficie di circa 412 ettari e si sviluppa su una altitudine media di circa 150 m s.l.m. (altitudine min. 0 – altitudine max. 300 m). Sotto il profilo amministrativo, il sito insiste nella Provincia di Salerno e interessa gli ambiti territoriali dei comuni di Maiori, Cetara e Vietri sul Mare.

L’intera area della ZPS ricade all’interno della Unit of Management Regionale Destra Sele.

L’area di tutela si presenta con una forma omogenea, corrispondente alla fascia costiera che dall’ambito urbano di Maiori raggiunge Cetara e, da questa, l’arenile di Vietri sul Mare.

All’interno dell’area sono presenti gli ambiti urbanizzati della frazione di Erchie e del capoluogo comunale di Cetara oltre ad aree con presenza rarefatta di abitazioni.

La ZPS si sviluppa lungo un ampio tratto di costa che rappresenta la fascia a mare di una dorsale morfologica disposta in direzione nord sud, costituente il limite est del complesso morfologico dei Monti Lattari.

Questa zona costiera è costituita da un’alta falesia con una marcata acclività, tagliata dalla sede stradale della SS163 in senso longitudinale, mentre in senso trasversale il versante di costa è caratterizzato da una moltitudine di impluvi, più o meno importanti, che lo hanno fortemente inciso.

All’interno della ZPS non si riscontrano elementi idrografici importanti. Sono presenti molti piccoli fossati, spesso senza toponimo, che dall’alta falesia a monte raggiungono il mare. Il sistema idrogeologico vede la formazione di sorgenti più o meno importanti e di grotte di origine carsica.

Nell’area le superfici agricole utilizzate sono circa il 33% della superficie totale, in gran parte rappresentate da agrumeti (30,7%) e per la restante parte suddivise equamente in oliveti e colture estensive.

In attesa degli esiti dei monitoraggi in campo, possono essere segnalati gli habitat di interesse comunitario già elencati nel Formulario Standard del sito stesso, che registra la presenza di: 1240 – Scogliere con vegetazione delle coste mediterranee con Limonium spp. endemici per 16,2 5 ettari; 5320 – Formazioni basse di euforbie vicino alle scogliere per 16,25 ettari; 5330 – Arbusteti termo-mediterranei e pre-desertici per 130 ettari; 6220 – Percorsi substeppici di graminacee e piante annue dei Thero-Brachypodietea per 32,5 ettari; 8310 – Grotte non ancora sfruttate a livello turistico per 3,25 ettari; 8330 – Grotte marine sommerse o semisommerse per 3,25 ettari; 9340 – Foreste di Quercus ilexe Quercus rotundifolia per 32,5 ettari. Da un punto di vista faunistico, il Sito è rilevante per la presenza di anfibi forestali e di acque correnti, presenti nelle valli fresche e solcate da brevi ruscelli, da comunità ornitiche legate agli ambienti rupestri, di macchia mediterranea e all’agroecosistema di tipo tradizionale. Il Formulario Standard riporta la presenza riproduttiva delle seguenti specie di Allegato I della Dir. 2009/143/CE.: Falco peregrinus, Lanius collurio e Sylvia undata.


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