IT8050019 – ZSC – Lago Cessuta e dintorni

Descrizione

La ZSC IT8050019 – Lago Cessuta e dintorni ricade nella regione biogeografica Mediterranea. Occupa una superficie di circa 546 ettari e si sviluppa su una altitudine media di circa 850 m s.l.m. (altitudine min. 836 –altitudine max. 920 m). Sotto il profilo amministrativo, il sito ricade nella Provincia di Salerno e interessa il solo ambito territoriale del comune di Montesano sulla Marcellana, trovandosi a pochi chilometri dal confine regionale con la Basilicata. La porzione nord della ZSC si trova all’interno della Unit of Management Regionale Sele.

L’area di tutela si presenta con una forma omogenea sebbene leggermente arcuata, insistendo su di un un’area pianeggiante all’interno di un sistema montano diffuso ed articolato. All’interno dell’area non sono presenti agglomerati urbani, se si esclude la piccola frazione di Cessuta al limite sud e la centrale di compressione SNAM Montesano.

La ZSC corrisponde alla piana di Magorno. Da un punto di vista morfologico è un bacino delimitato da alti morfologici significativi: delimitato dal Monte Piesco (1134 m slm), a Nord dal Monte Finocchiaro (1191 m slm), ad est dal M.onte La Gattina (1118 m slm), a sud est dal Monte Calvarossa (1261 m slm) e a sud da Serra La Manca (1171 m slm), che corrisponde a una piccola dorsale disposta est-ovest. A partire da quest’ultimo alto morfologico prende origine una protuberanza in direzione nord-ovest dove trova ubicazione la frazione di Cessuta; poco oltre si osserva l’unico punto di apertura del bacino che si collega con la piccola pianura denominata Lago portone. Nei bordi del bacino sono presenti piccoli impluvi e si osservano delle conoidi di deiezione.

Le formazioni calcaree presenti determinano forme di erosione caratteristiche dei sistemi carsici come epigee, inghiottitoi, doline e polje. Quella più significativa è quella di Magorno.

L’elemento idrico più significativo è il lago di Cessuta posto a sud della ZSC e prossimo all’omonima frazione. Il reticolo idrografico superficiale risulta scarsamente sviluppato, e comprende -nella piana – una rete di canali di scolo che conducono ad alcuni inghiottitoi carsici.

Le superfici agricole sono rappresentate da un ordinato mosaico di superfici condotte a seminativo e a prato permanente agricolo, caratteristico dal punto di vista paesaggistico.

In attesa degli esiti dei monitoraggi in campo, si segnalano gli habitat di interesse comunitario presenti nella Carta degli Habitat (ISPRA, 2017) e nel Formulario Standard di Rete Natura 2000: 3150 – Laghi eutrofici naturali con vegetazione del Magnopotamion o Hydrocharition per 273,0 ettari e 6220 – Percorsi substeppici di graminacee e piante annue dei Thero-Brachypodietea per 273,0 ettari. Dal punto di vista faunistico l’area è rilevante per la presenza di assembramenti di anatidi svernanti presso gli ambienti acquatici, ma anche per la fauna ornitica e batracologica associata alla matrice agroecosistemica circostante. Tra le specie inserite nell’Allegato I della Dir. 2009/143/CE, il Formulario Standard del Sito riporta la presenza riproduttiva dell’Averla piccola (Lanius collurio).


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