IT8030006 – ZSC – Costiera Amalfitana tra Nerano e Positano

Descrizione

La ZSC IT8030006 – Costiera Amalfitana tra Nerano e Positano occupa una superficie di circa 980 ettari e ricade nella regione biogeografica Mediterranea. Si sviluppa su una altitudine media di circa 600 m s.l.m. (altitudine min. 70 –altitudine max. 1.426 m). Sotto il profilo amministrativo, il sito insiste nella CittĂ  metropolitana di Napoli. Nel complesso interessa gli ambiti territoriali dei comuni di: Massa Lubrense, Sorrento, Sant’Agnello, Piano di Sorrento, Vico Equense e Positano. L’intera area della ZSC ricade all’interno della Unit of Management Regionale Sarno.

L’area di tutela si presenta con una forma omogenea, insistendo prevalentemente su di una fascia costiera a falesia che dalla zona di Nerano raggiunge ad est una zona posta a circa 1,5 Km.

La costa amalfitana si presenta con un’alta falesia, dove la formazione calcarea determina versanti con elevata acclività fortemente incisi da piccoli corsi d’acqua che creano vere e proprie forre. In alcuni tratti i versanti appaiono modellati dall’azione dell’acqua meteorica nella modalità classica delle aree carsiche; in altri, la costa si presenta con pareti verticali di notevole sviluppo anche di alcune centinaia di metri come in località Fontanelle, con speroni rocciosi, presentando delle forme morfologiche particolari e suggestive.

Nella zona interessata dalla ZSC non sono presenti corsi d’acqua di particolare importanza. L’intera costa è caratterizzata da un numero considerevole di impluvi dove scorrono corsi d’acqua a carattere torrentizio. Tali corsi d’acqua trovano origine in bacini idrografici di piccole dimensioni in gran parte a forma dendritica e particolarmente incisi. In prossimitĂ  dell’abitato di Nerano si trova un piccolo bacino costituito dalla confluenza del Torrente Acchiungo e del Torrente Sciulla, i quali si uniscono alla foce e gettano il proprio carico idrico nel golfetto di Recommone, come il Torrente Scrivanessa di Crapolla, il Torrente Viarito di Torca e  il Torrente Rimauolo che si origina dal Monte Tore.

Le superfici agricole utilizzate sono circa il 25% della superficie totale, per due terzi rappresentate da oliveti e un terzo da colture estensive. Una parte residuale è rappresentata da colture intensive e vigneti.

In attesa degli esiti dei monitoraggi in campo, gli habitat di interesse comunitario segnalati nel sito sono quelli elencati nel Formulario Standard del sito stesso, che registra la presenza di: 1240 – Scogliere con vegetazione delle coste mediterranee con Limonium spp. endemici per 49 ettari; 5210 – Matorral arborescenti di Juniperus spp. per 49 ettari; 5320 – Formazioni basse di euforbie vicino alle scogliere per 49 ettari; 5330 – Arbusteti termo-mediterranei e pre-desertici per 294 ettari; 6220 – Percorsi substeppicidi graminacee e piante annue dei Thero-Brachypodietea per 196 ettari; 8310 – Grotte non ancora sfruttate a livello turistico per 9,8 ettari; 8330- Grotte marine sommerse o semisommerse per 9,8 ettari; 9340 – Foreste di Quercus ilex e Quercus rotundifolia per 49  ettari. Il sito include ambienti di falesia di natura calcarea con presenza di piccoli valloni, incisi da torrenti di breve lunghezza che decorrono verso il mare dai Monti Lattari, rilevanti per la presenza di anfibi di interesse comunitario (Salamandrina perspicillata/terdigitata). La vegetazione è rappresentata da boschi misti di caducifoglie e da boschi di leccio che ospitano una ricca comunitĂ  di uccelli tipici della macchia mediterranea. Sono presenti inoltre ampie formazioni di praterie xeriche, importanti per la nidificazione dell’avifauna degli ambienti aperti e per varie specie dell’Allegato I della Dir. 2009/143/CE di cui è segnalata la presenza riproduttiva: Falco peregrinus, Lanius collurio, Sylvia undata


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