IT8020015 – ZPS – Invaso del Fiume Tammaro

Descrizione

Il Sito Natura 2000 è una Zona di Protezione Speciale (ZPS) istituita secondo quanto previsto dalla Direttiva 2009/147/CE “Uccelli” concernente la conservazione degli uccelli selvatici e designata con D.G.R. n. 1036 del 28/05/2009. L’Ente designato alla gestione del sito è la Regione Campania, il sito si trova nell’ unità territoriali (UT) REGBM (Siti ricadenti nella provincia di Benevento) con cui il territorio regionale è stato suddiviso in quanto ambiti omogenei, al fine di uniformare le attività necessarie alla redazione dei piani di gestione. All’interno dell’area l’Associazione WWF Sannio gestisce l’Oasi dell’invaso di Campolattaro, che ha ottenuto, in partenariato con l’Azienda Speciale ASEA, ente gestore della diga.

Sito è caratterizzato dalla presenza del fiume Tammaro e dalla diga di Campolattaro, che ne definisce gli habitat e la fauna ad essi associata. Il fiume Tammaro è un affluente del fiume Calore in cui confluisce ad est della città di Benevento in località Ponte Valentino. Nasce in Molise dalla Sella di Vinchiaturo (a circa 558 metri sul livello del mare) e ha una lunghezza complessiva di 78 Km con un bacino idrografico di circa 793 km².

Il Sito si presenta altamente mosaicizzato con biotopi naturali spesso frammentati e modificati in seno agro-sistemi. L’elemento ecologico di maggior interesse è l’invaso di Campolattaro che rappresenta di fatto il fulcro della ricchezza in termini di biodiversità dell’interno comprensorio soprattutto dal punto di vista ornitico. Tra le diverse specie di uccelli presenti all’interno della ZSC, quelle di maggior interesse sono legate agli ambienti acquatici quali lo svasso maggiore, il tuffetto, il germano reale e la moretta tabaccata (specie di interesse conservazionistico). Di spicco è la presenza di una garzaia che ospita  diversi ardeidi tra cui, l’airone cenerino (Ardea cinearea), la garzetta (Egretta garzetta), l’airone guardabuoi e la la nitticora oltre a cormorani e il nibbio bruno (Milvus migrans). Quest’ultima, specie presente nella ZSC solamente durante il periodo riproduttivo, nidifica in alberi di grandi dimensioni e caccia, uccelli, piccoli mammiferi e insetti principalmente nelle aree aperte presenti. Numerose sono anche le specie tipiche degli ambienti forestali quali il picchio rosso maggiore, il picchio muratore e il rampichino comune legate in particolare ai boschi maturi con presenza di alberi di grandi dimensioni e necromassa. Infine, le aree aperte, ben rappresentate all’interno della ZSC, ospitano un elevato numero di specie quali l’averla piccola e la tottavilla specie di interesse europeo.


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