Descrizione
Il Sito è stato designato quale Zona speciale di conservazione (ZSC) della regione biogeografica mediterranea con Decreto del 21 maggio 2019 (G.U. 129 del 04-06-2019), il sito era stato proposto alla Commissione europea quale Sito di importanza comunitaria (SIC) ai sensi dell’art. 4, paragrafo 1, della direttiva 92/43/CEE nel 1995. Il sito si trova quasi integralmente all’interno del territorio del Parco Regionale Parco Regionale del Taburno Camposauro. Con la DGR n. 795 del 19/12/2017 vengono approvate approvazione Misure di conservazione del SIC per la designazione a ZSC (Zone Speciali di Conservazione) della rete Natura 2000 della Regione Campania. L’Ente designato alla gestione del sito è la Regione Campania, il sito si trova nell’ unità territoriali (UT) “Parco Regionale Taburno-Camposauro” (PRTAB) con cui il territorio regionale è stato suddiviso in quanto ambiti omogenei, al fine di uniformare le attività necessarie alla redazione dei piani di gestione.
Il Sito si trova all’interno del Parco Regionale Regionale del Taburno Camposauro. Il sito interessa il territorio di 7 comuni, di cui alcuni solo parzialmente (Melizzano, Cautano, Paupisi, Frasso Telesino, Vitulano, Solopaca e Torrecuso). Il sito si estende su una superficie di 5508ha circondando il massiccio montuoso che culmina nella vetta del Camposauro (1388m s.l.m.) e del Pentime (1170m s.l.m.), mentre le quote più basse si trovano intorno ai 400 m s.l.m.. Tra le diverse specie di uccelli presenti all’interno della ZSC di particolare interesse è la presenza l’aquila reale (Aquila chrysaetos), del falco pellegrino (Falco peregrinus) e del biancone (Circaetus gallicus) tutte potenzialmente nidificanti all’interno del sito. Le prime due infatti nidificano su pareti rocciose mentre la terza costruisce il nido in alberi di grandi dimensioni collocati in boschi maturi. Ambienti di questo genere sono ben rappresentati all’interno della ZSC.
Numerose sono le specie legate agli ambienti forestali quali il picchio rosso maggiore, il rampichino comune, il picchio muratore, la tordela, il merlo e il pettirosso oltre a diverse specie di cince tra cui la cincia bigia e la cincia mora che frequentano durante il periodo riproduttivo boschi freschi di varia natura. Le aree aperte, meno rappresentate all’interno della ZSC, ospitano un elevato numero di specie quali il saltimpalo, la sterpazzolina e lo zigolo nero.
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Eventi ed attività
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