IT8020016 – ZSC – Sorgenti e alta Valle del Fiume Fortore

Descrizione

Il Sito è stato designato quale Zona speciale di conservazione (ZSC) della regione biogeografica mediterranea con Decreto del 21 maggio 2019 (G.U. 129 del 04-06-2019), il sito era stato proposto alla Commissione europea quale Sito di importanza comunitaria (SIC) ai sensi dell’art. 4, paragrafo 1, della direttiva 92/43/CEE nel 2012. Con la DGR n. 795 del 19/12/2017 vengono approvate approvazione Misure di conservazione del SIC per la designazione a ZSC (Zone Speciali di Conservazione) della rete Natura 2000 della Regione Campania. L’area è totalmente sovrapposta a una Zona di Protezione Speciale (ZPS) istituita secondo quanto previsto dalla Direttiva 2009/147/CE “Uccelli” concernente la conservazione degli uccelli selvatici e designata con D.G.R. n. 708 del 25/10/2010. L’Ente designato alla gestione del sito è la Regione Campania, il sito si trova nell’ unità territoriali (UT) REGBM (Siti ricadenti nella provincia di Benevento) con cui il territorio regionale è stato suddiviso in quanto ambiti omogenei, al fine di uniformare le attività necessarie alla redazione dei piani di gestione.

Il sito si trova all’interno di 6 comuni (Montefalcone di Val Fortore, Castelvetere in Val Fortore, San Bartolomeo in Galdo, Foiano di Val Fortore, Baselice e in minima parte Colle Sannita). Il Sito è caratterizzato dalla presenza del fiume Fortore che è uno dei maggiori fiumi dell’Italia meridionale con la sua lunghezza 110 km circa. Il fiume attraversa ben tre regioni, Campania, Molise e Puglia. Nasce da numerose sorgenti, tra cui la principale è sul Monte Altieri (m 888 s.l.m.), in località Grotta in Valfortore (m 840 s.l.m.), presso Montefalcone di Valfortore (BN). Sfocia nel Mare Adriatico presso il lago di Lésina (FG) ovvero in località Ripalta a 55 Km da Foggia. Il Sito comprende il bacino delle sorgenti del fiume e il primo tratto fino al confine regionale. Oltre al ramo principale sono compresi nell’area del sito gli affluenti R. Cervaro, Zuccariello, torrente Cervaro.

Il sito si estende su un’area di 2512 ettari che va da circa 800 m nell’area a sud a 200m di altitudine nella zona a nord al confine regionale. Sempre a Nord, anche l’impluvio del torrente Cervaro arriva a 800m slm.

L’area è in grado di ospitare un elevato numero di specie di interesse conservazionistico. Tra i rapaci diurni troviamo il biancone, il nibbio reale, il nibbio bruno e il falco pecchiaiolo, tutti potenzialmente nidificanti nell’area. Di interesse è anche la presenza della cicogna nera che utilizza l’area per alimentarsi. Numerose sono anche le specie di passeriformi di interesse che utilizzano quest’area per la nidificazione quali l’averla piccola, l’averla cenerina, la tottavilla.


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